In quel di dicembre 2012, al sottoscritto è toccato l’ingrato compito di presentare il primo appuntamento della rassegna “A Responsabilità Limitata”, nome che qua al Kinodromo abbiamo dato a questa sorta di contenitore. Uno spazio strutturato in modo da poter dare l’opportunità a qualsiasi tipo di produzione audiovisiva di provare l’ebbrezza del grande schermo, sia esso il cortometraggio autoprodotto, che il video del battesimo di vostro nipote, che un porno amatoriale con la vostra ex come protagonista (che tanto la liberatoria per la proiezione la firmate voi, altrimenti giustamente, che serata a responsabilità limitata è?).
É stata infatti nostra scelta non effettuare alcun tipo di preselezione sul materiale da proiettare che non fosse la durata, fissata in max 15 minuti, e di essere sottotitolato nel qual caso non fosse in italiano.
All’interno di questo spazio cinetemporale è stato così possibile passare in rassegna le più diverse esperienze visuali, dalle più minimali sviluppate a partire da un’immagine girata casualmente dal telefonino mentre cadeva per terra, a cortometraggi girati in 35mm gonfiati a 70, a un’animazione digitale low-cost con un poligono come protagonista, per arrivare a un breve quanto esaustivo documentario sull’esperienza dell’occupazione attuata dagli studenti medi in reazione alla legge Gelmini.
Il tutto si è tradotto in un genuino momento di confronto, che la mia conduzione assolutamente politically (s)correct ha contribuito a epurare da un qualsiasi tipo di approccio formale alla materia (penso che l’approccio tipicamente aulico figlio del riflesso pavloviano a salivazione divistica che usa innescarsi davanti a un grande schermo sia una pratica assolutamente da disincentivare), momento che ha permesso ai vari partecipanti in sala, di entrare in contatto con le altrui visioni anche senza l’uso di sostanze psicotrope e/o ausili telematici assortiti … e SICCOME CHE, in tempi di virtualità, ci teniamo a incentivare le interazioni su base umana, a ogni autore è stato imposto di presentare il proprio lavoro, pena la non proiezione! Il tutto perché reputiamo che l’incontro, con relativo confronto e discussione, magari al di fuori di Facebook, Twitter, Vimeo e Youtube, costituisca il motore propulsivo che sta alla base dell’evoluzione di qualsiasi tipo e/o modello di creatività, di cui non è possibile fare a meno nel momento in cui si aspiri a realizzare un qualunque tipo di sviluppo culturale.
Detto ciò, vi aspettiamo questo lunedì 25 febbraio 2013 per il secondo appuntamento della nostra inconsueta rassegna: venite armati di DVD e pronti per essere impietosamente presentati dal sottoscritto!
Alberto Bario