È con grande gioia che vi comunichiamo il titolo vincitore della prima serie di Cult on demand dedicata agli anni ’90: Pi Greco – Il teorema del delirio di Darren Aronofsky
Ammettiamo la sorpresa nel comunicare questo risultato ma anche la grande soddisfazione per aver confermato di aver un pubblico appassionato, cinefilo e curioso di ri/vedere opere poco conosciute.
All’inizio di questa nuova esperienza ci eravamo appunto chiesti se avrebbe vinto la voglia di rivedere sul grande schermo un titolo amato e imparato a memoria oppure la curiosità di scoprire un titolo poco noto di un autore poi di culto nel nuovo millennio, magari il regista che vinse a Venezia 2008. Ed ha avuto la meglio proprio quest’ultima tendenza, decretando vincitore l’opera prima di Aronofsky, Leone d’oro per The Wrestler, anche autore di opere come Requiem for a dream, L’albero della vita e il più recente Il cigno nero.
Pi Greco è un film indipendente e girato con pochi soldi (poco più di 50.000 dollari); venne concepito da Aronofsky tra il 1996 e il 1998. L’opera partecipò poi al Sundance Film Festival con un buon riscontro di critica e di pubblico e venne poi premiato con l’Independent Spirit Award per la miglior sceneggiatura d’esordio.
Per il ruolo del solitario matematico Max, il regista scelse l’amico attore e sceneggiatore Sean Gullette con cui aveva girato in precedenza un video presentato insieme alla sua tesi all’Università di Harvard. Tutti i personaggi dei film di Aronofsky, dal primo all’ultimo, sono uomini maledetti perseguitati da un’ossessione: nel caso di Pi Greco è la ricerca matematica e la convinzione esasperata del protagonista che tutto il mondo circostante sia regolato da cifre, formule, grafici, codici. Rimarrete affascinati da questo titolo unico: regia frenetica, incubi numerici, vorticose allucinazioni, emicranie violente, indizi accecanti, rovina esistenziale, sette religiose e tanto altro. Un film che vorrete subito vedere un’altra volta.
Inoltre, un fatto curioso da segnalare è che la scelta dei titoli rappresentativi degli anni ’90 è ricaduta su tre film in bianco e nero. Involontariamente sia le opere scelte da noi che il cult più votato dal pubblico hanno affermato due aspetti caratterizzanti l’immaginario filmico relativo all’ultimo decennio del secolo scorso: un’estetica bicroma, con una fotografia sporca e sgranata da film vintage (che accomuna più Clerks e Pi Greco rispetto a The Addiction) e un’attenzione alla musica underground (funk, rap, alternative rock, sperimentazioni elettroniche). È una linea di ricerca che abbiamo incontrato anche con alcuni film italiani programmati da Kinodromo, come Girotondo giro, intorno al mondo e Il caricatore.
Questa prima edizione del Cult on demand ci ha davvero riservato delle sorprese!
Dopo la visione del sorprendente esordio di Aronofsky ci catapulteremo nei mitici e contraddittori anni ’80 con due titoli leggendari scelti da noi (Un lupo mannaro americano a Londra e Fuori orario) e uno deciso dal pubblico, partendo da una lista di film che vi farà perdere la testa per quanto è bella. Ma non si può aver tutto.
“Ne rimarrà solo uno” e sale già l’adrenalina.
riportiamo di seguito i risultati della votazione