Kinodromo presenta un omaggio ad Italo Calvino a novant’anni dalla sua nascita.
Una serata sulle tracce del rapporto che lega il grande scrittore al cinema, con tre film ispirati alle sue opere, in compagnia del regista Carlo di Carlo e di Vito Santoro dell’Università di Bari, autore del libro “Calvino e il Cinema” (Quodlibet, 2012).
I due ospiti accompagneranno il pubblico nel corso della serata, commentando i film, parlando del grande scrittore e discutendo insieme.
Coordina la serata la Dott.ssa Martina Daraio, Scienze linguistiche filologiche e letterarie – Università di Padova.
Ore 20:30
Presentazione di Carlo di Carlo dei due film (tratti dagli omonimi racconti di Italo Calvino) da lui realizzati agli inizi degli anni settanta per una sezione sperimentale della Seconda Televisione Tedesca (ZDF)
«Ho sempre amato Italo Calvino più di ogni altro scrittore italiano […] per come aveva saputo, lungo tutta una vita, “abitare” la scrittura» racconta il regista Carlo di Carlo che dà il via alla serata presentando i suoi due film, ispirati agli omonimi racconti di Calvino, da lui realizzati all’inizi degli anni settanta per un settore sperimentale della Seconda Televisione Tedesca (ZDF)»
Ore 21:00
L’INSEGUIMENTO di Carlo di Carlo, 1972, 23′
L’AVVENTURA DI UN LETTORE di Carlo di Carlo, 1973, 34’
«”L’inseguimento” (racconto pubblicato per la prima volta sulle colonne del “Giorno” il 28 maggio 1967) […] presenta una situazione “temporalmente sospesa”: un killer e la sua vittima designata, nonché io narrante, sono bloccati ognuno nella propria macchina nel mezzo di un ingorgo stradale» Vito Santoro
«Nel racconto del 1958 “L’avventura di un lettore”, contenuto negli “Amori difficili”, Calvino offre il ritratto di Amedeo Oliva, un uomo che ha ormai da tempo ridotto al minimo “la sua partecipazione alla vita attiva”. La sua vita ha una dimensione contemplativa». «Non si tratta di avventure, ma di una storia di due persone che non si incontrano, della “registrazione” delle occasioni di non-incontro, sul filo di un’ironia a fior di pelle, di stati d’animo trattenuti, ai limiti dell’inespresso, di silenzi e di itinerari verso il silenzio» Carlo Di Carlo
Ore 22:00 Incontro con Carlo di Carlo e Vito Santoro
Vito Santoro, sempre in compagnia di Carlo Di Carlo, presenta il suo libro “Calvino e il Cinema” (Quodlibet, 2012) in cui indaga il variegato rapporto tra Calvino e la decima musa, dalle recensioni giovanili per “L’Unità” ai contributi critici degli anni Cinquanta per “Cinema Nuovo”, dalla sua attività di soggettista e sceneggiatore all’analisi dei film tratti più o meno liberamente dai suoi testi.
Ore 23:00
L’AVVENTURA DI UN SOLDATO di Nino Manfredi (ep. de L’amore difficile) 1963, 24’
La serata prosegue con L’avventura di un soldato (1963), episodio del film “L’amore difficile” che Nino Manfredi ricavò dall’omonimo primo racconto – scritto nel 1949 – della raccolta “Gli amori difficili”. L’amore difficile è quello di un soldato (Manfredi), che nello scompartimento di un treno – siamo in una torrida giornata estiva – tenta testardamente di ottenere i favori di una vedova tanto giovane, bella e prosperosa quanto silenziosa (Fulvia Franco).
«Dato che i miei padreterni erano stati Chaplin e Buster Keaton, mi dissi che se volevo dimostrare a me stesso di aver capito il cinema dovevo rifarmi al cinema muto, alla nascita del cinema. E la misura dell’episodio mi pareva giusta, per un racconto di pure immagini. Volevo fare del soldatino un piccolo Chaplin, un piccolo Keaton. Misi solo le battute degli altri viaggiatori e i rumori: sentii che era importante l’ansimare della locomotiva, il rumore del treno, che mi doveva rappresentare il battito del cuore del soldatino, il suo stato d’animo.» Nino Manfredi
Carlo di Carlo nasce a Bologna il 18 giugno 1938. Nastro d’argento alla carriera 2010, premio Vittorio De Sica 2010 per il suo contributo alla Storia e alla Critica del cinema. Di Carlo inizia la sua attività come critico cinematografico dirigendo dal 1959 al 1963 la rivista di cinema e televisione “Film Selezione” e, dal 1964 al 1966, il periodico “TVC”. Nel 1961 realizza il suo primo cortometraggio “La menzogna di Marzabotto”.
Nel 1962 è assistente alla regia di P.P. Pasolini per Mamma Roma (al regista friulano Di Carlo dedica anche un documentario: Pier Paolo Pasolini: cultura e società) e subito dopo collabora alla realizzazione di alcuni film di M. Antonioni (Blow-Up, 1967, Zabriskie Point, 1970, Chung Kuo, Cina, 1972, Professione reporter, 1974) con cui stringe una particolare e duratura amicizia. Cura tra l’altro, con G. Tinazzi, l’edizione Marsilio degli scritti del regista. Nel 1971 esordisce nel cinema a soggetto per la ZDF, la seconda televisione della Repubblica Federale Tedesca per la quale realizza moltissimi lavori, tra i quali: L’inseguimento (1972) e Avventura di un lettore (1973) dai racconti omonimi di Italo Calvino. Nel 1977 gira Per questa notte, cronaca della fine di una cellula repubblicana nella Spagna franchista, e nel 1994 Un film per Monte Sole, documentario a cinquant’anni da Marzabotto. Nel 2001 è tra i cineasti che partecipano al film collettivo Un altro mondo è possibile, sui fatti di Genova durante le manifestazioni per il G8.
Vito Santoro è nato e vive a Trani. Dottore di ricerca in italianistica e critico cinematografico, collabora con la Facoltà di Lettere dell’Università di Bari. È autore di numerosi saggi, apparsi su riviste militanti e accademiche nazionali, dedicati ai gruppi intellettuali e alle testate letterarie degli anni Trenta (tra cui «Occidente», Campo di Marte» e «Corrente»); ai rapporti tra cinema e letteratura; ai caratteri e alle figure della narrativa italiana contemporanea (tra gli altri Calvino, Moravia, Pasolini, Sciascia, Bassani, Siti, Carlotto e Piazzese). Presso Palomar ha pubblicato il volume Letteratura e tempi moderni. Il lungo dibattito negli anni Trenta (2005).
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DOVE: Kinodromo @ Europa Cinema, via Pietralata 55, Bologna
QUANDO: Martedì 19 Novembre 2013, ore 20.30 e ore 22.30
COSTO: proiezione 4 euro per i possessori della nuova tessera Kinodromo, che costa 3 euro e si può fare direttamente al cinema