Vincitore del premio Orizzonti alla 73 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Un film sul ritorno dell’esorcismo nel mondo contemporaneo. Il nostro mondo. Ogni anno sempre più persone chiamano “possessione” il loro malessere, in Italia, in Europa, nel mondo.
La Chiesa risponde all’emergenza spirituale nominando un numero crescente di preti esorcisti ed organizzando corsi di formazione. Padre Cataldo è un veterano, tra gli esorcisti più ricercati in Sicilia e non solo, celebre per il carattere combattivo ed instancabile. Ogni martedì Gloria, Enrico, Anna e Giulia seguono, insieme a tantissimi altri, la messa di liberazione di padre Cataldo e cercano la cura ad un disagio che non trova altrove risposte né etichette. Fino a dove ognuno di noi, credente o meno, è disposto ad arrivare purché qualcuno riconosca il nostro male? Cosa siamo disposti a fare per essere liberati qui ed ora? È la storia dell’incontro fra la pratica esorcista e la vita quotidiana dove i contrasti tra antico e contemporaneo, religioso e profano, risultano a tratti inquietanti a tratti esilaranti. Un film non sulla religione ma su come la religione può essere vissuta.
PROGRAMMA SERATA
19.00 | LOFT Kinodromo | Incontro con la regista Federica Di Giacomo, Roy Menarini, professore associato Università di Bologna e critico cinematografico, Carlo Sisalli, direttore della fotografia del film e Caterina Mazzucato, I Wonder Pictures Distribuzione / Biografilm Festival – International Celebration Of Lives.
21.15 | Europa Cinema | “Liberami” di Federica Di Giacomo (Docu, Italia / Francia, 2016, 89′)
Qui la nostra recensione
“All’inizio cercavo storie per un film sulle ossessioni in tempo di crisi, una sorta di viaggio fra le dipendenze mentali. Non mi aspettavo però di imbattermi in una notizia ancora più folle delle mie più folli aspettative. Un corso di formazione per preti esorcisti organizzato dalla Chiesa cattolica. E la Sicilia con i suoi 20 esorcisti era la regione più all’avanguardia insieme alla Lombardia. Da qui è partito un lungo lavoro di ricerca in cui abbiamo avuto modo di partecipare a moltissime messe di liberazione, messe particolari a cadenza settimanale che durano almeno tre ore in cui viene invocata una liberazione dal maligno collettiva, propedeutica agli esorcismi privati.
Nella mia mente iniziava a comporsi uno strano puzzle postmoderno in cui la Chiesa cattolica riproponeva il rituale antico ed estremo dell’esorcismo come una nuova forma di assistenza sociale a disagi assolutamente contemporanei, tanto da formare i preti attraverso lezioni sulla psichiatria, le mode giovanili, sulle sette sataniche fino ai tipi di droghe utilizzate nelle discoteche o nelle messe nere. L’esorcista come nuovo guaritore moderno, spesso l’ultima spiaggia dopo una via crucis di maghi, psichiatri, medici vari e rimedi alternativi, metafora di una società in cui la ricerca di senso diventa spasmodica come la ricerca di una cura, rapida, efficace e risolutoria. Anche a costo di consegnarsi a qualcuno che ci chiama Satana.” Federica Di Giacomo
Nata a La Spezia, Federica Di Giacomo si laurea in Antropologia a Firenze dove lavora per alcuni anni nel teatro‐danza. Si forma a Dresda con il gruppo russo Derevo e fonda il collettivo teatrale Tutti. Frequenta il Master europeo di documentario di creazione a Barcellona, dove collabora come aiuto sceneggiatrice in Monos como Becky di Joaquim Jordá e in En construccion di Louis José Guerin. Nel 2000 gira il documentario Los colores de la trance, distribuito da BTV. Dal 2001 realizza documentari per Raisat Cinema ed altre televisioni. Scrive e dirige i cortometraggi Close Up prodotto dal teatro della Limonaia di Firenze e Suicidio perfetto prodotto dagli Studios della Tiburtina.
È produttrice, autrice e regista de Il lato grottesco della vita (2006), premiato al Torino film festival (premio Cipputi, premio Avanti), all’Etno film fest (miglior documentario), selezionato da numerosi festival fra cui Premio Libero Bizzarri, San Paulo Film Festival, Uruguay film festival, trasmesso da RAI3 e Cult.
È autrice insieme ad Antonella Gaeta e regista di Housing (2009) prodotto da B&B film e Rai Cinema, selezionato al Locarno film festival, Torino Film festival, CHP Rotterdam, HotDocs Toronto, Marfici Argentina, Thessaloniki film festival, DoxBox Siria, trasmesso da RAI1 e RAI5.
Lavora per la Sacher di Nanni Moretti alla regia di un film documentario collettivo. Ha insegnato regia documentaria allo Ied di Milano ed è coordinatrice didattica del Master “Estetica e pratiche del documentario di creazione” presso l’Università La Sapienza di Roma.
Con Andrea Zvetkov Sanguigni vince il premio Solinas Documentario per il Cinema 2014, per la scrittura di Liberaci dal male.
COSTO:
– al Cinema 5 euro con tessera AICS (si può fare direttamente al Cinema). Biglietto intero 8 euro.
– al LOFT l’entrata è libera con tessera AICS obbligatoria.