All these sleepless nights – Recensione a cura di Andrea Pedrazzi

Home » All these sleepless nights – Recensione a cura di Andrea Pedrazzi
All these sleepless nights – Recensione a cura di Andrea Pedrazzi

 

ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS – RECENSIONE

A Varsavia non si dorme mai

Il tempo. Come lo utilizziamo e come lo viviamo. Come trascorriamo il tempo a nostra disposizione? All these sleepless nights, film del regista polacco Michal Marczak si apre interrogandosi riguardo a questo quesito. In una vita ipotetica, quanto è il tempo che effettivamente passiamo vivendo e quanto quello che ci lasciamo scivolare addosso? I circa 100 minuti successivi paiono essere il tentativo di dare una risposta a questa domanda. Ciò prende forma attraverso la messa in scena della vita di Kris, un adolescente di Varsavia, il quale, attraversando notti passate a vagare per le vie della città e vivendo esperienze più o meno estreme, tenta di provare quante più esperienze possibili. Il tutto senza uno scopo preciso, ma cercando di capire quale sia il proprio ruolo all’interno del gioco della vita.

La trama del film è plasmata sui temi classici del cinema adolescenziale; amicizia, amore, droga e quel pizzico di trasgressione sono i poli centrali attorno a cui si sviluppa una storia che di realmente peculiare ha solo il modo in cui è raccontata. Tra filosofie sciorinate all’interno del bagno di un appartamento durante una festa ed amabili chiacchiere su una panchina al sorgere del sole, gli eventi si susseguono senza presentare mai un vero dramma che coinvolga i protagonisti. Non c’è un problema evidente che li affligga e li costringa all’azione e ciò porta ad una successione di avvenimenti stanca ed a tratti discontinua. Eppure c’è qualcosa di affascinante in tutto ciò; “non sai cosa, ma sai che è qui” per citare uno dei passaggi più simbolici del film. Anche il gesto più convenzionale può essere valorizzato da uno sguardo capace di indagare dettagliatamente una situazione. Perciò a contrapporsi a delle azioni apparentemente insensate ed agli stucchevoli monologhi in voice-over, c’è una vicinanza emotiva nei confronti dei personaggi che riesce a conferire un significato a tutto ciò che accade. Significato che probabilmente assumerà aspetti differenti a seconda della sensibilità del fruitore.

Quello imbastito dal regista è un racconto che mostra una serie di spaccati nella vita del protagonista, frammentati da un montaggio forsennato che non si lascia nemmeno il tempo di chiudere una scena per immergere immediatamente lo spettatore in quella successiva. Pare chiaro che l’obiettivo sia quello di mostrare quanti più segmenti possibili tratti dalla quotidianità di Kris, in modo da catturare lo spettatore in una narrazione altrimenti troppo debole. E’ proprio il “mostrare” il fulcro di questo film. Un pedinamento tanto aderente nei confronti dei propri personaggi da rasentare la cura documentaristica. Non sono degli eventi incisivi a scandire il ritmo, quanto degli sprazzi irregolari, i quali più che delineare un arco narrativo vanno a dare vita ad una composizione da cui emerge un senso di disarmante normalità. Questo è l’elemento capace di suscitare maggiore interesse nei confronti di questo film. Un’opera che nella sua semplicità narrativa chiede allo spettatore di pazientare su delle scene forse eccessivamente insistite, per poi spiazzarlo grazie a sequenze capaci di trasmettere emozioni contrastanti con l’uso di semplici primi piani.

Perciò cosa resta al termine di tutte le notti insonni alle quali regista ci invita a prendere parte? Non esiste una risposta precisa; non in questo film e probabilmente in nessun altro luogo. Resta solo quel “tempo” di cui si parlava all’inizio e la consapevolezza che la giovane età possa essere un percorso mirabolante tra esperienze di qualsiasi sorta, in cui può sembrare che la quantità di tempo a disposizione sia quasi illimitata. Salvo poi rendersi conto che la verità è qualcosa di differente e che quindi vale la pena di passare anche qualche notte senza sonno.

ANDREA PEDRAZZI

(Qui sotto potete trovare il trailer del film ed il programma della serata di lunedì 18 dicembre)

_____________________________________________

19.00 Apertura LOFT Kinodromo (Via San Rocco 16, BO)
All These Sleepless Mondays. Pre-drinks a tema con dj set.

21.15 | Europa Cinema (Via Pietralata 55, BO)
Proiezione di “All These Sleepless Nights” di Michal Marczak (Regno Unito/Polonia/2016/100′)

23.00 | LOFT Kinodromo (Via San Rocco 16, BO)
(Never Ending) After Party.

_____________________________________________
COSTO BIGLIETTO:
– al Cinema 5 euro con tessera AICS (si può fare direttamente al Cinema). Biglietto intero 8 euro.
– al LOFT l’entrata è libera con tessera AICS obbligatoria.